Dopo il lancio in Italia del 23 ottobre 2018, abbiamo provato Echo Dot di Amazon per un paio di mesi e, in parallelo, abbiamo usato anche Google Home Mini di Google, presente sul mercato italiano anch’esso da ottobre con le prime routine in italiano. Le prove sono state le più svariate, dal semplice ascolto della musica, alle domande più strane, il meteo, ecc.
E’ stato molto difficile stabilire il vincitore poichè i due dispositivi offrono opzioni diverse e uniche, quindi per noi è un ex-equo.
Ovviamente, anche Echo Dot di Amazon riesce con le sue skill, così si chiamano le capacità di questo dispositivo smart, ad essere un buon assistente, ma a nostro modo di vedere è un po’ limitato rispetto al suo diretto concorrente.

LA NOSTRA INDAGINE
Perchè ti dovresti fidare di noi
Dove e come lo abbiamo provato
Perchè ti dovresti fidare di noi
Luca lavora da due decenni nel mondo della comunicazione digitale e ha sperimentato in prima persona le principali innovazioni del mercato. Investe buona parte del suo tempo e dei suoi soldi in gadget tecnologici.
A chi serve questo prodotto
Gli Smart Assistant in generale offrono diversi servizi e possono essere un aiuto nella vita di tutti i giorni. Attraverso di loro si possono comandare diversi dispositivi “smart” presenti in casa come termostato, speaker, luci e tutti i dispositivi compatibili con la gestione da remoto via internet.
Inoltre, possono riprodurre musica collegandosi a servizi a pagamento e, attraverso le skill, possono accedere ad altri servizi come informazioni, ricette e molto altro, più o meno utili.
Da tenere molto ben presente il fatto che sono dispositivi studiati prima per la popolazione anglofona e poi localizzati per il mercato italiano, quindi con qualche funzione limitata. Ad esempio non è possibile avere un botta e risposta, ma, ogni volta dopo una risposta, è necessario riattivare il dispositivo.
Se invece pensi di usarlo prevalentemente per l’ascolto della musica, ti suggeriamo di acquistare altri prodotti come gli speaker bluetooth.
Dove lo abbiamo preso
Abbiamo acquistato online sia l’Echo dot di Amazon, sia Google Home, sfruttando la promozione per il lancio e il black Friday. Il dispositivo di Google è reperibile anche nei diversi negozi di elettronica, mentre il dispositivo di Amazon si può comprare solo online.
Accessori per prodotti della linea Alexa & Echo e non solo, si possono avere con il 25% di sconto il codice promozionale PASQUA2019.
Dove e come lo abbiamo provato
Abbiamo provato entrambi i dispositivi in casa, sia stand alone, sia collegati via cavo ad un sistema di amplificazione home cinema Bose.
Amazon Echo Dot | Google Home Mini | |
Risposte alle domande | Quando collegato via cavo a volte è un po’ “sordo” ma è abbastanza reattivo. Purtroppo ha il limite di accedere solo a Wikipedia per trovare risposte alle domande generiche. | Potendo accedere al motore di ricerca non ha rivali. Quando gli vengono fatte domande bizzarre ha un modo più simpatico di rispondere. |
Qualità dello speaker | La voce suona abbastanza naturale, mentre per l’ascolto della musica è preferibile collegarlo a un sistema di amplificazione | Anche in questo caso la voce suona abbastanza naturale. I bassi suonano meglio ma, come per il dispositivo di Amazon, è meglio collegarlo ad un impianto più potente |
Assistente digitale | Se pensi di acquistare prodotti semplicemente parlandogli è il tuo dispositivo. Diversamente al momento le skill possono venire in aiuto e ne stanno sviluppando sempre di più. Il nome con il quale attivarlo può essere scelto tra “Alexa”, “Echo”, “Amazon” e “Computer” | Se usi in modo assiduo i servizi di Google come calendar, keep e altri forse il suo acquisto è la scelta migliore. Non è possibile al momento personalizzare il nome per attivarlo |
Controlli della Smart Home | Supporta più piattaforme e dispositivi | Forse i dispositivi sono gestibili in modo migliore |
Controlli esterni | Ho trovato molto utile la possibilità di avere dei tasti per le gestione basica del dispositivo, ossia, gestire il volume, mettere in pausa il dispositivo e un altro per attivarlo (può capitare che diventi sordo e quindi impossibile da gestire vocalmente se non spegnendolo) | A differenza del dispositivo di Amazon, non ci sono tasti esterni a parte quello di spegnimento che potrebbe quindi limitarne un po’ l’usabilità |
Chiamate | I dispositivi in casa possono dialogare tra di loro ed eventualmente si possono chiamare altri utenti che hanno Alexa | Sfrutta il servizio Google Voice e i dispositivi possono dialogare tra di loro |
Privacy
Il tema della privacy è sicuramente rilevante. Entrambi di dispositivi sono sempre accesi e quindi in ascolto. In Echo Dot si può disattivare il microfono nel caso si voglia una maggiore privacy; nonostante questo attivandolo vocalmente si accende comunque.
Ovviamente tutte le informazioni, in entrata e in uscita, sono criptate dai sistemi di Amazon e Google visto che per attivarli è necessario usare il proprio login e password.
Tutte le volte che chiederai qualcosa al tuo dispositivo, essa verrà memorizzata sui loro sistemi e le informazioni potranno essere usate per finalità di marketing, ma saranno anche utili per migliorare l’esperienza d’uso e la qualità delle risposte che verranno date in seguito.
La nostra scelta
Ovviamente la nostra scelta è dettata dal tipo di uso che ne facciamo quotidianamente, ossia, previsioni meteo, informazioni ed ascolto musicale.
I due dispositivi sono entrambi molto potenti e semplici da usare. Serve un po’ di tempo per abituarsi a “dialogare” con il dispositivo, però alla lunga diventa anche divertente.
Da un punto di vista estetico il dispositivo di Google è disponibile in diversi colori che si possono meglio sposare con l’arredamento di casa o dell’ufficio, mentre quello di Amazon no.