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Penne per il tablet, quale scegliere

Scritto da luca

Scegliere una penna per il proprio tablet non è semplice, con la nostra guida proviamo a fare chiarezza

Gli smartphone e tablet si stanno sempre più rapidamente sostituendo all’uso dei pc, infatti con essi si può giocare, leggere e scrivere. Essendo di fatto delle tavolette, può risultare comodo per qualcuno usarli anche come sostituti di block notes e quaderni per fare degli schizzi e prendere appunti.
 
Alcuni, di fascia molto alta come i l’Ipad PRO con la sua pencil, Samsung Galaxy Note e Microsoft Surface nascono già con la possibilità di usare in modo nativo dei pennini ad hoc.
 
Per tutti gli altri prodotti invece esiste la possibilità di usare dei pennini più o meno compatibili. Il mercato offre un’infinità di soluzioni dai costi estremamente differenti: si passa da qualche euro fino a superare i 100 euro se viene abbinato uno speciale blocco per appunti cartaceo.
Approfondiremo però l’argomento in un articolo specifico, mentre in questa analisi prenderemo in esame esclusivamente le penne che vorremmo usare per scrivere e al massimo fare qualche schizzo sul nostro dispositivo portatile. 
 
Facciamo prima qualche doverosa premessa: lo schermo del tablet è rigido e quindi l’esperienza di scrittura non potrà essere come quella che si ha usando la carta. La naturale frizione che esiste con la carta non c’è, e visto che ci troveremo a scrivere su di un vetro, la penna tenderà sempre a scappar via.
 
Il controllo della mano quando scriverete dovrà essere molto maggiore e vi auguro anche di avere una buona calligrafia, altrimenti i vostri appunti potrebbero essere illeggibili.
 
Alcune pellicole o vetri protettivi possono creare notevoli interferenze con le funzionalità della penna rendendola quasi inutilizzabile.
 
Il software del tablet o smartphone ci viene in soccorso impostando il palm rejection, ossia gli si dice che lo stiamo usando per scrivere o disegnare, quindi di non considerare il palmo della mano e il multi touch.
Esistono applicazioni alle quali si può anche segnalare il modo in cui si impugna la penna, il modo tale da rendere ancora più precisa e soddisfacente l’esperienza d’uso.
 
Esistono due grandi famiglie di penne capacitive: quelle che si collegano via bluetooth e quelle che non si collegano. Le prime sono sicuramente più precise delle seconde perchè “dialogano” con il dispositivo.
Ne esiste anche un’altra, più di nicchia, costituita delle Smart Pen, ossia quelle penne da usare su appositi fogli di carta che riportano fedelmente i contenuti realizzati su apposite app.

LA NOSTRA INDAGINE

Perchè ti dovresti fidare di noi

A chi serve questo prodotto

Come funziona

La nostra valutazione

Perchè ti dovresti fidare di noi

Luca lavora da due decenni nel mondo della comunicazione digitale e ha sperimentato in prima persona le principali innovazioni del mercato. Investe buona parte del suo tempo e dei suoi soldi in gadget tecnologici.

A chi serve questo prodotto

La penna per il tablet serve a tutti quelli che preferiscono prendere appunti sul proprio tablet scrivendo a mano libera, piuttosto che usando il proprio pc portatile oppure il classico quaderno.

E’ anche molto utile per chi è abituato a disegnare schizzi durante le riunioni di lavoro.

Personalmente lo uso anche quando navigo su internet o in generale sul tablet al posto di usare le dita.

Come funziona

Gli schermi dei nostri tablet sono capacitivi, il che significa che tramite il nostro tocco, o quello della penna, interrompiamo il costante flusso di elettroni che ricoprono lo schermo grazie alla conduzione elettrica.

Le penne non fanno nient’altro che simulare il nostro tocco, ma, generalmente, con maggiore precisione.

Le penne che accompagnano dispositivi di fascia alta invece sono sicuramente più affidabili e scrivono meglio rispetto all’accoppiata tablet e penna di marca differente. E per meglio si intende che riescono a riconoscere la pressione che viene esercitata sul tablet mentre si scrive o si disegna.

In ordine di costo crescente abbiamo:

Penne con pennino in gomma [€]: sono quelle meno costose rispetto alle altre. La gomma produce una frizione più alta sul vetro del tablet ed è una reazione che personalmente preferisco anche se la precisione del tratto non è sicuramente un suo punto di forza. Nonostante ciò, trovo che l’esperienza d’uso sia molto positiva, a patto che non decidiate di usarla per disegnare.

Penne con pennino in maglia [€]: il pennino in maglia è un qualcosa che inizialmente può spaventare, chi ha voglia di far sfregare una maglia simil metallica sul proprio schermo? Nessuno credo. In realtà la maglia non produce nessun tipo di graffio sulla superficie e tende a sporcarsi meno del pennino in gomma.

Penne con pennino a forma di disco [€€]: ne esistono di svariati prezzi. Hanno la caratteristica di avere attaccato a una sferetta un disco di plastica che scivola sul vetro. Personalmente li trovo molto delicati e il disco, anche molto piccolo, mi distrae molto mentre scrivo.

Penna con collegamento attivo [€€€]: questo genere di penne hanno una punta molto più sottile rispetto alle precedenti. Hanno lo svantaggio tecnico di essere riconosciute con difficolta dai dispositivi di alcune marche, Apple in testa, quindi hanno bisogno di un po’ di energia affinché il tablet la possa riconoscere. 

Penna con collegamento attivo bluetooth [€€€€]: considerando anche il prezzo, questi prodotti sono quelli che offrono maggiori garanzie in termini di affidabilità e performance. In particolar modo se vengono usate con le app sviluppate dai produttori diventano dei partner lavorativi o per lo studi quasi imbattibili. La penna si collega al bluetooth del tablet e grazie a questo collegamento la sua affidabilità non ha paragoni rispetto alle altre penne. Lo svantaggio è che potrebbero non funzionare da altre applicazioni pensate per la scrittura o il disegno. E’ preferibile sempre consultare il sito del costruttore prima di effettuare un acquisto per conoscere con quali dispositivi è compatibile e con quali applicazioni funziona.

Alcune app da usare in abbinata alla penna per il tablet

Come anticipato sopra, per usare al meglio alcune penne, è necessario usare le app sviluppate dalle case produttrici. Non è obbligatorio, però mi sento di consigliarlo.

Se usate sistemi per la gestione dei propri appunti e piani di lavoro Evernote, avrete qualche difficoltà a trovare in commercio la penna giusta. L’alternativa in famiglia Evernote è quella di adattarsi alla soluzione studiata insieme a Moleskine, ossia quaderno fisico con elementi grafici che l’app riconosce e digitalizza nel giusto modo.

Tornando in ambito puramente digitale, segue una selezione delle app che ho provato nel corso degli ultimi anni.

Bamboo Paper

Disponibile su Google Play e l’Apple Store, è l’applicazione nativa sviluppata della Wacom per prendere appunti e disegnare schizzi. Sicuramente è l’app che meglio si sposa con i dispositivi Wacom che si collegano tramite bluetooth.

Evernote+Penultimate

Evernote per me, rappresenta il miglior sistema per la gestione del proprio lavoro o studio. Ha tantissime funzionalità, tra le quali anche la possibilità di condividere le proprie note con altri e per restare in tema di penne, si possono anche inserire schizzi all’interno della singola nota.

Penultimate è invece l’applicazione dedicata invece a chi prende abitualmente appunti scrivendo a mano libera e con qualche schizzo. Non è una vera e propria applicazione pensata per il disegno, ma per lo scopo per la quale è stata pensata è perfetta.

Come con Evernote, tutti i quaderni e gli schizzi vengono sincronizzati nel proprio account Evernote.

Autodesk SketchBook

Autodesk SketchBook è un’app disponibile sia per il mondo Apple che Android ed è sviluppata da Autodesk, quelli di Autocad, tanto per capirci. E’ ovviamente un’applicazione molto ben riuscita, studiata per chi vuole disegnare con il proprio tablet. E’ preferibile crearsi un proprio account, gratuito, sul sito dello sviluppatore per salvare i propri lavori.

Esistono molte altre app, alcune gratuite, altre a pagamento, che permettono di sfruttare al meglio la propria penna.

La nostra valutazione

L’uso della penna per prendere appunti, o disegnare con il proprio tablet è ancora qualcosa di molto particolare. Scrivere su di un vetro con una penna trasmette delle sensazioni molto diverse rispetto all’uso della carta.

Le penne con la punta in gomma offrono quella frizione che in qualche modo potrebbe ricordare quella offerta dalla penna normale sulla carta ma hanno lo svantaggio di avere una punta molto grossa.

Invece, le penne con collegamento attivo richiamano più l’esperienza della penna tradizionale a livello di impugnatura e grandezza delle punta, però hanno lo svantaggio di scivolare via sul vetro. Serve una buona padronanza del tratto e della pressione della penna quando si scrive. Con un po’ di pratica però se ne apprezza la migliore precisione ed affidabilità nel tratto.

La mia scelta va a queste ultime. Sono più eleganti, affidabili nel tratto e nonostante il periodo di pratica per ottenere buoni risultati, alla lunga danno una maggiore soddisfazione. 

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